Krol: “Lo scudetto sfiorato col Napoli, i tifosi straordinari e la tragedia del terremoto”

Ruud Krol è un mito per i tifosi del Napoli e non solo. Il grande difensore olandese ha ripercorso la sua esperienza in maglia azzurri ai microfoni dei colleghi del quotidiano il Mattino: “Ero appena arrivato dal Canada e grazie al mio ingaggio il Napoli aveva fatto il boom degli abbonamenti in poche ore. Io ero felice, ero pronto a giocare la prima partita con la Pistoiese in casa. La gente mi aveva soltanto visto in un allenamento al San Paolo: il pomeriggio entrai in un negozio di scarpe e per uscire dovettero chiamare i carabinieri. Era straordinario”.

Lo scudetto sfiorato: “Io ricordo il terremoto: la prima scossa non l’ho sentita perché eravamo di rientro da Bologna, ma la seconda sì e fu terribile vedere tutti quei napoletani disperati e tutta quella sofferenza. Noi regalammo delle emozioni in un periodo terribile. Ricordo che giocammo di mercoledì con l’Ascoli perché lo stadio era stato a lungo inagibile. Io chiedevo a Luciano (Castellini, ndr) quanti tifosi sarebbero venuti… mai avrei pensato di giocare davanti a 80mila spettatori una gara di mercoledì. Non so se potevamo vincere quel campionato, ma l’autogol di Ferrario con il Perugia, resta uno dei peggiori ricordi della mia carriera. Una delusione enorme”.