L’ANALISI – Napoli-Lazio incontro più scintillante del turno, Sarri sotto esame
Non ci sono classiche nella giornata di campionato che conduce alla sosta, ma ci sono gli spunti lasciati dalla tre giorni europea e dagli alti e bassi dei turni precedenti. La Juventus domani arriverà a Verona, troverà uno stadio pieno e una squadra che si diverte spesso a far lo sgambetto alle grandi. Allegri ha chiuso arrabbiato mercoledì contro il Lione, i bianconeri non sono in forma e i rischi contro il Chievo non mancano mai, ma sulla carta rischia di più il Napoli che gioca stasera contro la Lazio il confronto più scintillante del turno. Interessante perché le due squadre sono divise da un punto e a sorpresa c’è Simone Inzaghi davanti a Sarri.
Interessante soprattutto perché, dopo aver derubricato l’incrocio con la Juve che secondo lui non è uno scontro diretto, Sarri deve rimettersi in marcia in uno scenario inaspettato, con Milan e Lazio che si sono arrampicate in zona Champions e dintorni con l’energia dei giovani. E appena dietro c’è l’Atalanta in stato di grazia: l’organizzazione e le scelte di Gasperini, che per necessità ha lanciato alcuni ragazzi, hanno prodotto un’impennata nelle quotazioni del club.
Mentre i dirigenti del Milan aspettano un closing che ormai ricorda molto Godot, Montella sfrutta l’onda come i surfisti migliori. Dopo il successo con la Juve è arrivato il brusco risveglio di Marassi e la trasferta di Palermo servirà per capire che tempo farà. I rossoneri sono stati fortunati in diverse situazioni, ma un terzo posto non può essere frutto unicamente di fortuna. Serve però continuità per cementarlo e dimostrare che il Milan, con o senza i nuovi padroni a tenere d’occhio la creatura, ha saputo trovare un’identità che l’Inter va cercando fra un casting e l’altro.
L’Inter è uscita dal turno europeo più ammaccata di tutte: esonerare un allenatore quasi mai porta risultati immediati e intorno alla panchina sulla quale giovedì si è seduto Vecchi si addensano ombre e nebbia. Il fatto che il Crotone, prossimo avversario, sia ultimo in classifica non regala certezze: dire che l’Inter è capace di tutto è una banalità certificata dai fatti.
La condotta ondivaga di qualche anno fa sembrava cancellata dal triplete e dalla sua eredità, ma tutto torna. E visti i risultati degli ultimi tempi, i tifosi non possono nemmeno consolarsi pensando che magari si potrebbe richiamare Mourinho. Fine degli alibi, fine dei sogni. Per gli obiettivi invece c’è ancora tempo: dipende anche da come si ripartirà contro il Crotone.
di Alessandra Bocci – Gazzetta dello Sport