Le 5 mosse di Sarri per tentare l’impresa, eliminare il Real si può!

Il Napoli può farcela con le 5 mosse di Sarri. Ecco quanto riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport:

1 IL PRESSING ALTO Come nota di speranza, cominciamo da un dato statistico: negli scontri diretti della Champions League è successo 11 volte che all’ andata la squadra in trasferta perdesse 3-1: ebbene, in quattro occasioni (incluse tutte le ultime tre) è poi riuscita a passare il turno. A favore del Real potremmo trovare decine di statistiche incoraggianti, ma la prima cosa da fare in notti come questa è pensare positivo. Soprattutto in campo. Al Berna beu, il Napoli non è riuscito a mantenere in alto la sua linea di pressing, però ha saputo sfruttare il contropiede come si è visto in occasione del gol di Insigne. Stasera, a naso, il Real gestirà la gara senza lasciare gli stessi spazi. Toccherà al Napoli alzare quella linea che del resto ha reso famoso il calcio di Sarri. Il recupero palla deve avvenire ben prima di quanto accadeva a Madrid.

2 IL CONTROLLO DEL GIOCO Palleggio rapido e verticalizzazione immediata, anche questo è un marchio di fabbrica che stasera dovrà essere esposto come insegna lumi nosa della partita del Napoli.
A Madrid, l’ allenatore toscano aveva spiegato le difficoltà della squadra con un ragionamento di tipo tecnico: «Abbiamo sbagliato troppo in uscita e quelli sono errori che commettiamo raramente». E’ vero, ma Sarri aveva detto la mezza messa, quella intera prevede anche gli avversari e un conto è se tocca, con tutta la stima possibile, a Taider o a Torreira fare il pressing e un altro è se davanti ti trovi Modric e Kroos. Il Napoli dovrà evitare che il Real piombi dentro il suo centrocampo come è successo al Bernabeu. Deve conquistare la palla, farla girare rapida, lavorare sugli esterni che sono la vera forza di questa squadra. Diawara deve essere ancora più reattivo, avrà addosso mezzo Real; anche Zielinski e Hamsik dovranno occuparsi di più della fase difensiva, quello che Callejon fa sempre. Per l’ impresa, anziché undici uomini, ne dovranno giocare ventidue: se tutti daranno il doppio, il Napoli ce la può fare.

3 IL RECUPERO DI MILIK Sei delle ultime 9 reti del Napoliin Champions League hanno visto la partecipazione diretta di Dries Mertens, con gol (4) e assist (2). E’ ovvio che Sarri punterà sul centravanti più piccolo, con la speranza che, capitandogli un’ occasione come quella nel finale dell’ andata, riuscirà a far gol. Perché è ovvio che stasera lo spreco è vietato. Ma rispetto al Bernabeu, il Napoli ha adesso anche un’ alternativa pronta in panchina: Milik. A metà febbraio, quando si è giocato Real –Napoli, il polacco non era nemmeno in panchina. Adesso è recuperato, il suo fisico potrebbe diventare prezioso se il Napoli non riuscisse a sbloccare la partita nel primo tempo, per l’ eventuale incendio del finale.

4 LA CRESCITA DI ROG Da un paio di partite l’ organico del Napoli è migliorato come quantità e qualità anche nel settore di centrocampo. E’ successo quando Sarri si è deciso a presentare il giovane Rog che ha schierato da titolare in Coppa Italia e poi all’ Olimpico contro la Roma. Andrà in panchina, ma viste la condizione, la forza, la rabbia e il talento che sgorga dai piedi e dalla mente di questo ragazzo può diventare la vera, grande sorpresa di questa partita. Rog è il giocatore che Zidane non si aspetta.

5 L’ URLO DEL SAN PAOLO «Tifosi campioni del mondo», li ha definiti Sarri. E stasera quei tifosi giocheranno la loro finale. Erano tanti anche a Madrid, ma oggi lo stadio sarà tutto napoletano. I madridisti sono abituati a trasferte tumultuose, a situazioni al limite, ma il San Paolo è diverso. Non è un giocatore in più, è la compenetrazione di uno stadio con la propria squadra. Il Real Madrid è imbattuto da 11 partite di Champions League, è vicino al record del club, ma per realizzarlo dovrà passare fra le fiamme di una passione straordinaria.