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L’ESPRESSO – Scandalo Football Leaks: Iturbe e Dybala, quanti padroni e movimenti sospetti!

Calciatori
6 Dicembre 2016 19:23 Di redazione
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Come rivela l’inchiesta de L’Espresso, i documenti di Football Leaks permettono di ricostruire la vicenda del giovane attaccante, Juan Iturbe. Una storia in cui s’incrociano fondi d’investimento, paradisi offshore e agenti senza scrupoli. Con il campioncino trattato alla stregua di un’azienda in cui i soci cambiano continuamente, nascondendosi dietro sigle anonime. Iturbe arriva in Europa nel 2011.

Il Porto lo acquista, ancora minorenne, dal club paraguaiano del Cerro Porteño. Il cartellino del calciatore è però solo per un quarto di proprietà del club sudamericano, che in cambio della sua quota riceve dal Porto 1 milione di euro. I restanti tre quarti di Iturbe sono della Pencil Hill Limited, una società inglese che mette a segno un colpo milionario. Cede al Porto solo il 35 per cento del giocatore, incassando la bellezza di 3 milioni di euro, e si garantisce al contempo il diritto di ricevere il 40 per cento di quanto il club lusitano ricaverà da un’eventuale vendita di Iturbe. Vendita che puntualmente avviene, tre anni dopo. Ma andiamo con ordine. Subito dopo averlo acquistato, il Porto rivende il 15 per cento del cartellino al Soccer Invest Fund, basato in Portogallo.

A 19 anni l’attaccante ha dunque tre padroni: Porto, Pencil Hill e Soccer Invest. La svolta arriva il primo luglio 2014, quando la squadra portoghese vende Iturbe per 15 milioni al Verona. Che due settimane dopo lo gira alla Roma per 20 milioni (guadagnandone quindi 5). Dietro l’affare c’è Gustavo Mascardi, agente argentino famoso in Italia per aver rappresentato parecchi giocatori, da Asprilla a Veron. Fino a Paulo Dybala, il nuovo bomber della Juventus, pure lui gestito da Pencil Hill quando nel 2012 arrivò al Palermo di Zamparini. Impossibile sapere se il fondo inglese faccia capo a Mascardi. Ufficialmente la società è del commercialista britannico Ayomide Otubanjo. Lo stesso che, secondo le autorità spagnole, gestiva una delle finanziarie usate da Leo Messi per evadere le tasse.

Mascardi non è uscito di scena dopo che Iturbe è stato venduto alla Roma. Anzi. Il contratto di trasferimento dal Verona alla Roma prevede che la Lastcard, una società neozelandese rappresentata dallo stesso Mascardi, riceva su un conto corrente svizzero un milione di euro più Iva. La Roma ha inoltre garantito che se venderà Iturbe a un altro club, dovrà versare il 20 per cento del guadagno alla Lastcard. E l’agente, anche in quel caso, dovrà essere Mascardi. E tre mesi dopo le cose cambiano di nuovo.

La Lastcard trasferisce tutti i suoi diritti a un’altra compagnia. Si chiama Delta Limited ed è registrata a Panama, uno dei paradisi fiscali più riservati del mondo. L’unico dato pubblico è il nome dell’amministratore della società: si tratta di Francesco Cuzzocrea, un fiduciario svizzero che rappresenta diverse società offshore, incluse alcune riconducibili all’imprenditore italo-nigeriano Gabriele Volpi, proprietario di due squadre di calcio: lo Spezia, in Italia, e il club croato del Rijeka.

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