Maradona va a teatro: sold out e polemiche. Napoli mai così divisa!
Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la storia di Diego Maradona è infinita, non finisce mai di stupire. Ancor di più, quando la sua genialità calcistica viene accostata a ben altro ambiente. Non dovrà dribblare avversari, stavolta, o inventarsi la giocata. No, stavolta il San Paolo non c’entra niente, c’è un altro tempio dove l’ex pibe de oro si esibirà lunedì 16 gennaio: il San Carlo, il teatro Massimo di Napoli, nello spettacolo «Tre volte 10», titolo che richiama il 10 di Diego e i 30 anni dal primo scudetto napoletano di Maradona, diretto dall’attoreregista Alessandro Siani.
Ma cosa c’entra Maradona col San Carlo? E’ l’interrogativo che sta movimentato le giornate napoletane. D’accordo, sarà stato anche uno dei grandi geni del Novecento, così come lo considerava Carmelo Bene. Ma l’esibizione prevista nel tempio napoletano della lirica, sta creando delle fazioni tra le massime espressioni della città. La polemica è stata scatenata da quanto scritto dall’ex sovrintendente del Massimo napoletano Francesco Canessa, che è intervenuto duramente sulla questione: «Con Maradona e il rapper Clementino sul palco si riduce quel gioiello a mero contenitore di eventi senza far caso se si superi o meno il limite del trash». Parole pesanti, che hanno aperto alla discussione sulla vicenda, che ha un chiaro scopo commerciale, considerato l’elevato prezzo dei biglietti d’ingresso, che vanno da un massimo di 350 euro per un tagliando delle prime file fino a 70 euro per un posto nei palchetti.