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MATTINO – Non solo fase difensiva, Reina, sono gli stessi errori di un anno fa

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15 Settembre 2017 11:50 Di redazione
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Come evidenzia il Mattino, la fase difensiva non ha funzionato al meglio a Charkiv: l’ effetto a catena parte infatti dal mancato pressing degli attaccanti, prosegue con l’ apporto limitato in fase di non possesso dei centrocampisti e ricasca poi sui difensori che vengono esposti a pericolosissimi uno contro uno, come quelli degli attaccanti ucraini. E poi la differenza viene fatta spesso dagli errori individuali, come quello di Reina contro lo Shakhtar: un’ uscita a vuoto che di ha fatto ha regalato la seconda rete agli ucraini, quella di testa di Ferreyra. Portiere spagnolo non impeccabile neanche sulla prima rete messa a segno dalla formazione allenata da Fonseca. Già l’ anno scorso qualche errore di Pepe costò punti decisivi nella corsa verso lo scudetto, importante quindi che il suo rendimento sia sempre su standard ottimali come quelli di Bologna. Due le reti incassate dal Napoli nelle prime cinque partite stagionali tra campionato e Champions League (una sul rigore di Pazzini a Verona e l’ altro da calcio d’ angolo, di testa, di Cristante). In Ucraina invece le due reti sono arrivate nella stessa partita e tutte e due su azione: Reina poi è stato salvato nella ripresa da un palo clamoroso e nel primo tempo è stato decisivo con un’ uscita su Taison. Un campanello d’ allarme, quindi, in Ucraina, un segnale negativo in fase difensiva, il primo veramente preoccupante dall’ inizio della stagione. Per la prima volta, infatti, l’ affidabilità difensiva degli azzurri è stata messa a dura prova: in Champions, rispetto al campionato, il livello infatti sale sempre in maniera considerevole.

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