Il mercato dei giovani senza toccare i talenti del vivaio: ecco le regole per la lista dei 25

Come riporta l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, oltre a lavorare per migliorare la rosa a disposizione di Maurizio Sarri, il Napoli pensa anche ai propri giovani sondando il terreno alla ricerca di destinazioni che possano farli crescere e maturare senza perdere però di vista il discorso legato alla lista dei 25.

Nell’ elenco dei giocatori per la prossima stagione, infatti, la società partenopea dovrà inserire quattro elementi cresciuti nel proprio vivaio; due al momento occupati da Insigne e Sepe, entrambi germogliati nelle giovanili azzurre. È ufficiale il trasferimento in prestito dell’ ex capitano della Primavera azzurra Granata, ceduto in prestito al Sicula Leonzio in Lega Pro. Già definito, sempre a titolo temporaneo, anche il passaggio del terzino sinistro classe ’98 D’ Ignazio al Gavorrano. Alla ricerca di una squadra che possa farli definitivamente esplodere sono Antonio Negro, Roberto Insigne e Sebastiano Luperto.

L’ attaccante, dopo la mezza stagione deludente al Latina, non riesce a trovare estimatori: solo il Carpi al momento potrebbe farci un pensiero, visti gli interessamenti datati sei mesi fa. Il fratello di Lorenzo sembra invece destinato al Pescara, mentre per il difensore si profila un’ esperienza al Frosinone. In procinto di partire era Nikita Contini, ma la questione portieri ne sta bloccando il trasferimento al Pontedera. Se i primi due estremi difensori azzurri dovessero essere Reina e Karnezis, Sepe non resterebbe a fare il terzo e il Napoli potrebbe tenere il classe ’96 per non trovarsi scoperti sul fronte lista.

Restano in bilico i due giovani talenti acquistati a gennaio: Leandrinho e Zerbin.  Il brasiliano piace a Benevento ed Hellas Verona, mentre l’ ex Gozzano al Cuneo. Per acquisire lo status di prodotti del vivaio, i calciatori, nell’ età compresa tra i 15 ed i 21 anni, devono militare per 36 mesi nello stesso club e se il Napoli dovesse cederli in prestito bloccherebbe questo periodo di permanenza. Gli azzurri devono decidere e potrebbero anche pensare di trattenere solamente uno dei due all’ ombra del Vesuvio.