Il mercato del Napoli e i circa 75 milioni in fumo tra sfortuna e leggerezza

I tifosi del Napoli, almeno una parte, si aspettava ben altro dal mercato. Ounas e Mario Rui sono buoni giocatori che però, uniti al fatto che non sono stati risolti i casi Reina e Ghoulam, non garantiscono alla squadra il salto di qualità per vincere. De Laurentiis ha puntato tutto sulle riconferme dei migliori con ritocco sostanzioso dell’ingaggio. Ma c’è un’altra parte dei supporters azzurri che non ha ancora digerito lo sperpero di danaro che, allo stato attuale, impedisce inoltre di portare a termine altre operazioni. Quale sperpero? Quello relativo all’acquisto di calciatori più o meno infortunati: Tonelli, circa 9-10 milioni di euro (precedentemente 10 anche per Grassi, ma nessuno ha mai provato a recuperarlo) e mai nessun contributo o quasi tra campionato e Champions, ora anche l’esclusione dalla Lista Uefa;  Pavoletti, circa 16-18 milioni, arrivato infortunato. Ora è dietro Mertens e Milik e fuori anche dalla lista Champions: è servito a qualcosa? No! Ora è arrivato Mario Rui (aspettiamo prima di dire, ma l’anno scorso si è rotto il crociato), e poi c’è Maksimovic, per il quale sono serviti circa 28 milioni a cui bisogna aggiungere il cartellino di Valdifiori per un valore complessivo di circa 30. Tutti sappiamo quanto (non) è stato utile alla causa lo scorso anno. Tirando le somme, circa 75-78 milioni praticamente in fumo. Tanta sfortuna, certo, ma si poteva certamente fare meglio.