Milik: “Ho pianto! I tifosi del Napoli? Qui il calcio è religione, mi inseguirono due scooter. Ecco quando tornerò…”

Il polacco Milik morde il freno, vuole tornare in campo prima possibile per dare una mano ai suoi compagni. Per Napoli-Lazio si è accomodato in tribuna accanto a De Laurentiis e De Magistris, presidente e sindaco, ma il suo posto è in campo. Ai colleghi del portale polacco Sportowefakty ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Quando ho conosciuto la diagnosi del mio infortunio ho piano. Non nascondo che i primi giorni ero depresso, ma sono giovane e devo rialzarmi. Ho letto i messaggi dei tifosi, poi ho iniziato subito la riabilitazione e ora va molto meglio. E’ il mio primo infortunio serio della carriera”.

Poi i dettagli: “Svolgo almeno due sedute d’allenamento al giorno, inizio alle 9 al centro sportivo e torno a casa alle 16, poi altri esercizi supplementari. Uso la cyclette quotidianamente, a un ritmo molto lento. La città di Napoli? Sento tanto affetto dai tifosi. Raramente vado in giro, il calcio a Napoli è religione e passeggiare tra la folla è complesso. Faccio shopping al mattino presto, o vado in posti poco affollati. È bello ricevere tante attenzioni, ma è anche vero che qualche volta ti piacerebbe prendere una pausa dal caos e dalla frenesia. I tifosi? Una volta mi hanno seguito due scooter per circa 5 km. A un semaforo hanno bussato al finestrino, e mi hanno chiesto un autografo. Temevo volessero fare altro. I compagni di squadra mi hanno consigliato di non portare con me oggetti molto costosi, come un orologi, non è sicuro. Meglio evitare”.

I tempi di recupero: “Quando tornerò in campo? Tutto sta andando secondo i piani, non ho problemi con il ginocchio. Non è gonfio e non ci sono accumuli di sangue. Ma non ho fretta e non voglio sbilanciarmi, ho ancora una carriera intera davanti a me. Quello che mi sto perdendo ora, lo recupererò più avanti. Tornerò in campo quando i medici diranno che sono guarito al 100%. Speriamo possa accadere in primavera”.