Minor numero di infortuni: è record azzurro anche in Europa
Il Napoli è ai primi posti per il minor numero di infortuni anche in Europa. Lo conferma uno studio diffuso dall’Uefa, coordinato da Jan Ekstrand, docente dell’Università svedese di Linkoping, ex vicepresidente del comitato medico dell’organizzazione europea del calcio. Come evidenzia l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, la ricerca ha messo a confronto 35 società internazionali tra cui il Napoli di Maurizio Sarri, il cui staff medico è diretto da Alfonso De Nicola in collaborazione con Enrico D’andrea, Raffaele Canonico e cinque fisioterapisti: Massimo Buono, Giovanni D’Avino, Fabio Sannino, Marco Romano e Marco Di Lullo.
L’analisi si basa sull’elaborazione dei dati relativi agli infortuni, in riferimento alle ore di allenamento e di partita da luglio a dicembre 2016. La squadra partenopea risulta essere una di quelle che si allena di più con 5.330 ore impiegate con 4.804 di allenamento (90%) e 527 ore di gioco partita (10%) e fa registrare uno dei risultati migliori: 9 infortuni in tutto (4 in allenamento e 5 in gara), di cui 3 più seri, 5 infortuni muscolari e uno per rottura del legamento.
La prevenzione delle patologie muscolari è alla base del lavoro svolto dall’équipe medica azzurra, che ha dimostrato un lavoro eccellente anche in caso di infortuni gravi. Tre i casi-scuola, tutti per la rottura di legamenti crociati: Cristiano Lucarelli nel 2010 (107 giorni il rientro in campo), Lorenzo Insigne (125 giorni) e di recente Arek Milik, guarito in 97 giorni e convocato dopo 114.