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Moggi: “Napoli esulta come se avesse vinto, ma così rimanda il salto di qualità”

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4 Aprile 2017 09:00 Di redazione
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Luciano Moggi, ex dirigente di Napoli e Juve, parla della partita di ieri nel suo editoriale sulle pagine di Libero: “Nonostante gli sforzi di chi voleva avvelenare Napoli-Juve, la partita più chiacchierata di tutto il campionato è stata correttissima, quasi alla “volemose bene” da parte di tutti i 22 in campo, con grandi abbracci alla fine tra Mertens e Higuain. Segna in apertura la Juve con Khedira poi difende il vantaggio: bene nel primo tempo, meno nel secondo quando subisce il pareggio di Hamsik.

Non è stata certamente la Signora migliore: Mandzukic andato già malconcio in campo, Dybala in panchina per evitare altri guai muscolari, Barzagli fuori, Lemina titolare, Alex Sandro fuori per turnover. Una squadra veramente irriconoscibile, almeno questo è quanto dicono a Napoli, nessuno però si interroga sul perché il Napoli non sia allora riuscito a prevalere contro un avversario tanto debole. Le dichiarazioni di fine partita non riescono a chiarire il particolare.

Dice infatti Sarri: «Mai vista una Juve così in difficoltà», ma non spiega i motivi del pareggio. Hamsik: «È un onore per noi aver messo tanto in difficoltà i bianconeri», quasi a dire che era il massimo che si poteva fare. De Laurentiis: «Complimenti a tutti». Non c’ è nessuno che abbia voluto spiegare le vere cause che sono state sin troppo evidenti: giro palla troppo lento, ritmi napoletani troppo bassi per impensierire la difesa bianconera. Nessuno che abbia posto l’ accento sulle caratteristiche degli attaccanti napoletani, vale a dire cercare di entrare in porta con la palla senza mai calciare: e questo la difesa bianconera non lo permette.

Più concreto è stato Allegri: «A noi bastava un punto e l’ abbiamo preso pur non facendo la migliore prestazione». E allora quali sono stati i punti deboli? Malissimo Asamoah, che oltre a tenere in gioco Hamsik sull’ 1-1 stava per regalare la vittoria ai napoletani con un retropassaggio sbagliatissimo. Male Lemina, che non riesce mai ad entrare nel vivo e quando ha la palla sbaglia i passaggi.

Male Higuain, l’oggetto misterioso della gara: non ha toccato una palla nell’ area avversaria. Nella prima pagina di un giornale napoletano viene addirittura deriso: «Higuain non ha fatto neppure il solletico ai difensori azzurri». Secondo noi mandare in campo Asamoah e Lemina è stato un errore, d’ altra parte le partite sono tante e un certo turnover può e deve essere fatto ma certamente non quando si incontra il Napoli, che domani troverà una Juve decisamente diversa per il ritorno di Coppa Italia”.

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