Movida e camorra, in carcere i fratelli Esposito: legati ai Contini e amici dei calciatori del Napoli

Sono i tre fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito gli imprenditori di Posillipo finiti in manette nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli per trasferimento fraudolento di valori. Un quarto soggetto, Salvatore Maggio, è stato arrestato per estorsione e tentata estorsione. Un’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dai pm De Falco, Parascandolo e Teresi.

Imprenditori noti specie come animatori di una certa movida napoletana. Scorrendo i nomi sulle bacheche di fb, emergono tutti i loro contatti vip. Abbracci e pose plastiche con un inconsapevole Reina, tavolate con il portierone del Napoli, ma anche con Callejon, finanche una bella foto di gruppo con Higuain, risalente a pochi mesi prima che il Pipita firmasse per la Juventus, o con l’ex capitano Paolo Cannavaro. Tutto in quelle paginate on line che, ovviamente, non sono sfuggite all’analisi degli uomini della Dia.

Nulla di penalmente rilevante a carico dei calciatori, bene ripeterlo, in uno spaccato di vita in cui ancora una volta entrano in contatto mondi diversi.

Anche quest’anno erano pronti a partire per Ibiza, magari per raggiungere quelli che nelle chat su Facebook vengono definiti come loro «amici fraterni», amici di cui andare fieri. Erano pronti a raggiungere Ibiza, per festeggiare assieme a vip di mezzo mondo l’inizio di una nuova stagione estiva e mettere in circolo soldi su cui la Procura di Napoli oggi vuole vederci chiaro.

Sono stati bloccati da arresti e perquisizioni e ora la loro vita è sotto gli occhi di tutti, anche grazie al facile spulcio di profili Facebook decisamente aperti. Ed è così che dagli arresti di tre imprenditori con attività a Posillipo, ma ritenuti testa di ponte della camorra di Ponticelli, viene fuori uno spaccato di vita che abbraccia anche altri circuiti del mondo cittadino. Già, perché i tre imprenditori arrestati vantavano rapporti di amicizia, o comunque una conoscenza profonda con alcuni calciatori del Napoli, i big dell’undici azzurro che hanno letteralmente fatto impazzire la città e il tifo partenopeo a suon di gol e spettacolo.

Ed è così che dagli arresti e dalle perquisizioni messe a segno questa notte dalla Dia del capocentro Giuseppe Linares emerge uno spaccato di vita fatto di feste e cene, di tavolate e incontri tra presunti esponenti della camorra imprenditoriale e alcuni giocatori del Napoli.

Calciatori che – bene chiarirlo – sono completamente estranei alle accuse che vengono mosse agli imprenditori finiti oggi nelle maglie della giustizia, del tutto inconsapevoli di aver frequentato locali e ristoranti oggi ritenuti di origine sospetta. Lo riporta Il Mattino.it