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Mura: “Finchè c’è Insigne, c’è speranza: quando ha la palla inventa sempre qualcosa”

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12 Giugno 2017 09:10 Di redazione
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Ecco uno stralcio dell’editoriale di Gianni Mura apparso stamane sulle pagine de La Repubblica: “Finché c’ è Insigne c’ è speranza. Lui e Spinazzola sono di gran lunga le note più positive di un’ Italia che tanto vorrebbe ma non molto può e che arrotonda la vittoria nel finale, come a Nizza.

Ventura lo sapeva che i discorsi sugli otto gol da segnare erano quasi da fantascienza, e comunque le notizie che arrivavano dalla Macedonia non erano esaltanti. Rispetto all’ Uruguay, dentro Buffon, Chiellini e Pellegrini, undicesimo debuttante col ct. Risparmiato Bonucci, diffidato, perché non possiamo permetterci il lusso di averlo squalificato contro la Spagna, il 2 settembre al Bernabeu. Lì, o si vince o si va agli spareggi. A lungo ho pensato che non possiamo permetterci di fare senza Bonucci col Liechtenstein. La sua assenza obbliga De Rossi a essere l’ unico regista.

Questo contribuisce ad aumentare la voglia di fare o di strafare, ma la serenità e la lucidità calano in proporzione.
Fino al 35′: gol-capolavoro di Insigne su lancio di Spinazzola. Sempre loro, la tenaglia di sinistra. L’ Italia cambia passo, il Liechtenstein inizia a boccheggiare. Ancora Insigne manda in gol Belotti, è sua la firma di giornata. Non le azzecca tutte, altrimenti sarebbe un mostro, ma quando ha la palla tra i piedi inventa quasi sempre qualcosa, per sé o per i compagni, e poi è uno dei pochi a non temere di esibirsi in dribbling. Che, contro difese chiuse, servono parecchio”.

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