Napoli, complicazioni per il rinnovo di Insigne: senza accordo il giocatore può svincolarsi
Il Napoli e Lorenzo Insigne non hanno ancora trovato un accordo per il rinnovo del contratto. La telenovella iniziata quest’estate, tra la società e l’entourage del calciatore, continua a regalare novità. Il presidente Aurelio De Laurentiis e il procuratore dell’attaccante sono in stretto contatto, tuttavia non sembra esserci un accordo tra le parti, all’orizzonte.
L’articolo 17 delle norme FIFA
Secondo il collega Ciro Venerato di Rai Sport, se la trattativa tra il club azzurro e Insigne dovesse arrivare ad un binario morto, potrebbe aprirsi uno spiacevole scenario. Infatti il manager dell’attaccante potrebbe impugnare l’articolo 17 delle norme FIFA. Tale punto regola i trasferimenti e i contratti dei giocatori. Lo svincolo del contratto di un calciatore, è previsto alle seguenti condizioni:
– il calciatore che ha più di 28 anni deve aver firmato il contratto da almeno 2 anni;
– ne servirebbero tre se avesse meno di 28 anni;
– in ogni caso la parte che rescinde è soggetta al pagamento di un indennizzo, che viene calcolato dalla Fifa in base ad alcuni criteri oggettivi tra i quali l’ingaggio e il tempo rimanente alla scadenza del contratto (fino a un massimo di 5 anni). Se la rottura dell’accordo avviene all’interno del cosiddetto periodo protetto (cioè i primi due anni di contratto, che diventano 3 se l’età è inferiore ai 28 anni) il calciatore può essere sanzionato con una squalifica che va dai 4 ai 6 mesi. A decidere sulla materia è solo la Fifa, visto che sui trasferimenti interni è sempre la federazione nazionale ad avere l’ultima parola.