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Nuovi bagni, sediolini e copertura: si parte dalla Curva A, segnale del Comune all’Uefa

Calciatori
4 Maggio 2017 11:40 Di redazione
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Procediamo con ordine e torniamo ai lavori. Quelli che dovrebbero iniziare a giugno quando la stagione agonistica del Napoli chiusa – anche se nello stadio sono previste attività come il concertone di Nino D’ Angelo – e dovrebbero riguardare il settore delle curve, in particolare la Curva A. Si tratta dei settori con minore capienza circa 8000 posti destinati a calare atteso che i sediolini sono più grandi di quelli attuali e quindi occuperanno più spazio.

L’obiettivo che Palazzo San Giacomo si è prefissato – e passa comunque per un confronto con il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis – è quello di dare un segnale pure alla Uefa – che questi lavori li ha in pratica imposti – e di presentare già per la prossima stagione agonistica almeno un settore con i nuovi sediolini e i bagni. E la sensazione che si parta della Curve è netta fermo restando che sarò ascoltato al riguardo De Laurentiis. Questi cantieri valgono 3,6 milioni, il nuovo volto del San Paolo sarà svelato – tuttavia – solo nel 2019 data entro la quale tutto il restyling dovrà essere ultimato.

Quell’ anno sono in programma le Universiadi e a Fuorigrotta si farà la cerimonia inaugurale e si disputeranno le gare di atletica leggera. La pista sarà rifatta proprio con i fondi delle Universiadi. Sono 17 gli interventi programmati: al primo posto la «sostituzione della totalità dei sediolini». Poi «sistemazione e impermeabilizzazione delle gradinate», «sistemazione dei piazzali». La «messa in sicurezza delle carpenterie metalliche e delle bullonature», «la messa in sicurezza della copertura esistente con integrazione analoga «laddove è necessario». Qui la possibilità che l’intera copertura possa essere sostituita è concreta.

Naturalmente serve l’ apporto della Ssc Napoli, se si chiude un patto Comune-De Laurentiis allora il patron potrebbe decidere di investire sul San Paolo e tornare all’ antico progetto di eliminare la pista di atletica, dopo le Universiadi, e avvicinare gli spalti al rettangolo di gioco.

Recentemente in una intervista a Il Mattino il patron al riguardo è stato esplicito: «A Napoli – ha dichiarato – devo aspettare che maturino certe opportunità per decidere se trasformare il San Paolo in uno stadio modello, con tutti gli ostacoli burocratici che ne deriverebbero, o se invece costruire un nuovo impianto, per esempio a Bagnoli, una volta effettuata la bonifica». Torniamo agli interventi già programmati fra questi il rifacimento dei bagni esistenti e soprattutto la realizzazione di nuovi blocchi bagni sono urgentissimi.

Fonte: Il Mattino.

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