Palermo, la procura indaga: ci sarebbe un buco di 120 milioni

La procura ha aperto un fascicolo di “atti civili” per verificare se ci siano le condizioni per avanzare al tribunale l’istanza di fallimento del Palermo calcio (retrocesso in serie B nell’ultimo campionato), dopo esposti e denunce di creditori secondo quanto riferisce il Giornale di Sicilia. La società avrebbe un buco di 120 milioni. Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza, sono coordinate dai pm del capoluogo siciliano Francesca Dessì e Andrea Fusco.

La procura esercita il ruolo che la legge le consente anche sulle questioni civilistiche. L’obiettivo è capire se la società – si aspetta che il club passi da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini, ma il closing ritarda – possa essere considerata insolvente. In questo caso la procura chiederebbe il fallimento.

I tifosi del Palermo attendono da più di un mese il closing con la società indicata dal presidente Paul Baccaglini. Il passaggio di proprietà doveva essere concretizzato il 30 aprile, ma ancora nessuna novità. A preoccupare è soprattutto il silenzio sia da parte di Baccaglini, che per un mese aveva fatto incontri istituzionali e con i tifosi, sia da parte dell’ex presidente e attuale proprietario Maurizio Zamparini. I i supporter vogliono stringere i tempi: in vista del nuovo campionato è necessario ridisegnare dirigenza e squadra. E’ per questo che negli scorsi giorni davanti allo stadio Renzo Barbera è comparso uno striscione: “Occhio che tutto finisce. Soprattutto la nostra pazienza!”.

Fonte – Premium Sport