Paolo Rossi: “Juve, quanti problemi. Quest’anno punto sul Napoli di Sarri!”
Paolo Rossi, attraverso l’intervista rilasciata al Giornale, non crede nella Juventus, nonostante la partenza in discesa contro il Cagliari: «E’ rimasta a Cardiff con i suoi problemi e i suoi equivoci di natura tecnica e tattica. Nella Supercoppa italiana ha commesso gli stessi errori di allora perdendo il confronto a centrocampo dove s’ è sempre trovata in inferiorità numerica. Khedira e Pjanic, che non sono certo degli incontristi, non bastano da soli a sostenere il reparto se non sono assistiti dal resto della squadra. Gli avversari lo sanno e lì, in mezzo al campo, mettono in crisi i bianconeri».
Ma s’ è trattato d’ un modulo che ha portato la Juve a vincere il sesto scudetto e ad eliminare il Barcellona…
«E’ un meccanismo a rischio che funziona a dovere solo se Khedira e Pjanic hanno la massima collaborazione dagli esterni di difesa e d’ attacco. Dani Alves non c’ è più, e De Sciglio non è da Juventus. Mandzukic farà fatica a ripetere le mostruose prestazioni della stagione scorsa in un ruolo che non è suo. Inoltre il 4-2-3-1 costringe Dybala a giocare troppo lontano dalla rete. E questo è un lusso che Allegri non può concedersi. Manca poi Bonucci…».
Contro il Cagliari Buffon ha sventato un rigore e nelle partite precampionato la difesa ha scricchiolato. Ma ultimamente prendeva gol anche con Bonucci… «E’ vero. E le colpe sono di un centrocampo che non fa scudo, non filtra, è debole in fase di non possesso. Ma la situazione è peggiorata con la cessione di Bonucci al Milan.
Il leader era lui, in campo e fuori. Non Barzagli. Cosa poi sia successo da provocare il divorzio, non so. Una cosa è certa: Bonucci è stato un pezzo forte, unico, di questa Juve che ha vinto sei scudetti di fila e difficilmente si ripeterà. Ci vuole un grande centrale per colmare il vuoto».
Qual è la ricetta di Pablito da consigliare allo chef Allegri?
«Gli suggerirei di giocare a 3 a centrocampo, soprattutto dopo l’ acquisto di Matuidi che non è un ragazzino ma in campo si fa sentire, eccome. Non trascurerei neanche Marchisio che ha superato del tutto l’ infortunio. Massimiliano potrebbe utilizzare il 4-3-3 o ripristinare il 3-5-2 con Douglas Costa e Alex Sandro esterni nel centrocampo a 5 più Bernardeschi dietro Dybala e Higuain. Allora sì che la Juve tornerebbe a essere fortissima in mezzo al campo».
Ma ha appena detto che la sua ex squadra non è da scudetto…
«Con qualche accorgimento potrebbe ripartire alla grande, come ha fatto vedere in certi momenti contro il Cagliari. Il mio pronostico va al Napoli a patto che non getti al vento le tante occasioni da gol create come è successo contro il Nizza e che Sarri sia abile nei cambi. Mi aspettavo che si rinforzasse negli esterni di difesa, non l’ ha fatto, peccato. Bastava e basta poco per giocare alla pari con le grandi del calcio europeo».
Cosa succederà dietro la coppia Juve-Napoli?
«Una bagarre infinita fra le milanesi, la Roma e magari la Lazio che però ha perso Biglia e probabilmente perderà Keita. Per chi non dovesse qualificarsi fra le prime quattro, sarà una mazzata pesantissima sul piano economico. I soldi della Champions fanno la differenza».
C’ è un nuovo Pablito?
«Mi auguro che facciano tanta strada Belotti e Immobile. Pablito aveva altre caratteristiche, era unico…». Un sorriso e via a preparare la borsa del tennis.