Il Fatto Quotidiano svela nuovi dettagli dell’amicizia tra Lavezzi e il Boss Lo Russo. Anche un cellulare in comune!
L’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano svela nuovi dettagli dell’amicizia tra Antonio Lo Russo, reggente del clan dei ‘capitoni’ e l’ex azzurro Ezequiel Lavezzi. Lo Russo era uno dei pochi ad essere ospitato nella villa posillipina del giocatore, dove i due giocavano spesso alla Playstation, ed avevo addirittura un cellulare dedicato per chiacchierare. Lo ha svelato lo stesso boss, collaboratore di giustizia dallo scorso 6 novembre, raccontando della sua fuga avvenuta a maggio 2010, quando i carabinieri lo cercavano per l’arresto: “Sono riuscito a sottrarmi all’arresto solo perché sono riuscito a scappare quando sono venuti i carabinieri a casa mettendo la mano vicino al citofono, io ho capito subito, mi sono messo i pantaloncini e sono scappato dal balcone della camera da letto che affaccia sulla traversa di Via Ianfolla. Non c’erano carabinieri dal lato dove sono scappato, e comunque non mi hanno visto. La mia casa è al primo piano ed affaccia su due lati, i carabinieri stavano solo da un lato.
Mandai a chiamare Ciccio, un cognato di mio cugino anche lui amico di Lavezzi – dice Lo Russo – ci tenevo ad avvisarlo di buttare il telefono dedicato che aveva per parlare con me, non volevo che lui potesse trovarsi nei guai. A casa mia c’era il telefono che io utilizzavo per parlare con lui e temevo che i carabinieri lo potessero trovare e magari facendo una chiamata potevano capire che era un telefono dedicato con il giocatore. Dissi quindi a Ciccio di andare subito ad avvisare Lavezzi in modo che quest’ultimo buttasse il telefono”