Ranocchia: “Da tre mesi ho un supporto psicologico, vado in un centro in cui mi seguono”
Andrea Ranocchia arrivò all’Inter nel gennaio 2011 come uno dei migliori giovani di prospettiva nel suo ruolo, ovvero quello di difensore centrale. Dopo un discreto avvio che lasciava ben sperare, l’ex Bari, Genoa e Samp non è riuscito ad imporsi. Al Corriere delle Sera, ha rivelato di avere però tanta voglia di reagire e di voler sfruttare questa ulteriore chance: “Sto lavorando come un cane, al di là degli allenamenti, anche extra calcio. Era molto tempo che non ci mettevo così tanto impegno. Credo che nella vita delle persone ci siano momenti in cui va tutto benissimo e si arriva all’apice. Poi arrivano le difficoltà. E li ci sono due strade. Puoi smettere di lottare e migliorare. Oppure fai qualcosa per andare più in là. Arrivi a un punto in cui sopporti tante cose non positive. Se uso questo termine è perché a me è capitato e ho deciso di abolire la parola “negativo”. Al massimo ci sono le cose non positive. E mi sono alzato da solo l’asticella verso cose migliori”.
Poi un retroscena: “Da tre mesi vado in un centro in cui mi seguono dal punto di vista fisico e psicologico. É lì che tiro di boxe, per esempio. E poi c’è una persona con cui parlo. Non è uno psicologo. É laureato in fisioterapia ma è anche esperto mental training. Parlare con lui mi è servito a capire che quasi niente nella vita è irrimediabile. E anche quello che lo è non è detto che sia un male. Puoi subire critiche, insulti, denigrazioni. Ma se lavori tantissimo, ti impegni, vesti una maglia che milioni di persone vorrebbero vestire (e sei pagato tanto per farlo), la tua famiglia sta bene: ecco, se hai consapevolezza piena di tutto questo, è meno difficile volgere in positivo le cose che non vanno. Sento un pregiudizio su di me. Sembra che all’Inter non abbia vinto solo io. Ma il periodo negativo non è stato tutto e solo mio. É stato dell’Inter. In sei anni avrò visto passare un centinaio di giocatori. Oltre a tre presidenti e proprietari. Ma tutto questo cambierà”.