Reja: “Sarri fai così, Gabbiadini da riscoprire e largo ai blitz di Hamsik!”
Il Napoli studiato da Reja è qualcosa che resta dentro, un’immagine accattivante sulla quale, giocando con le parole e con le freccette e con le descrizioni, non andrebbe toccato. Ecco quanto riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport: «La squadra che, per il modo in cui affronta le partite, mi piace di più. Ha la voglia dentro di divertire e di divertirsi e, quando la guardo, non ne resto mai deluso. Si dirà: gioca sempre allo stesso modo, ma mi sa di banalità, perché esprime concetti alti, che hanno il gradimento degli esteti. E poi i risultati sono lì: ora è un momento, ma capita a chiunque, e pure ad Istanbul e a Torino ha creato una serie impressionante di palle gol. E’ quello il problema, adesso: segnare».
E dunque è quello il dualismo, Gabbiadini o Mertens, un vero nove o qualcosa che diventi tale, assai prossimo al «falso nueve» ma anche all’autentico ed inedito centravanti moderno. «Mi piace tutto dell’attacco del Napoli: Callejon che non lo prendi mai quando va al di là dei difensori; Insigne che stringe in mezzo, apre il campo a Ghoulam oppure cerca la palla al giro; Mertens in quel modo lì, che scappa via, esce dalle linee, attacca lo spazio; però anche Gabbiadini a me – da osservatore – offre sensazioni piacevoli: deve ritrovarsi. Poi c’è una fase di palleggio che testimonia il lavoro di un allenatore verso il quale provo ammirazione. E i centrocampisti che si inseriscono, soprattutto lui…».
Lui è Hamsik, che Reja lanciò in serie A dieci anni fa: era un bambino, ma per niente impaurito. «Marek è nato vecchio e questo è un complimento. Vede il gioco prima degli altri, persona perbene, simbolo di questa squadra, uno al quale non puoi non voler bene. E io gliene voglio. M’aspetto che Inzaghi gli sistemi addosso Parolo, per frenarne gli slanci e le incursioni. Ma so anche che da uno come Hamsik ti puoi aspettare qualsiasi cosa nel momento meno ipotizzabile, come accaduto contro il Besiktas. Lui ha i colpi del campione e non lo dico per affetto. Anche se penso che questa, vale per entrambe, sia la partita degli attaccanti: e Sarri, con Callejon e con Mertens ha due calciatori in grado di spaccare la serata».