REPUBBLICA – Stangata Agnelli, era nervoso ed arrabbiato! Lite dell’avvocato in Procura
Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, Agnelli era molto nervoso in attesa dell’esito della sentenza di ieri. I riferimenti di Pecoraro agli striscioni ultrà portati dentro lo stadio durante un derby dal security manager del club, D’Angelo (richiesta di 2 anni e 10mila euro): per il pm sportivo contenevano scritte su Superga, come certificato dal verbale della procura. La Juve rivendicava che per la vicenda ci sono due rei confessi”. La richiesta di pena di Pecoraro, procuratore Figc, la conosciamo già: 2 anni e mezzo di squalifica oltre a 50mila euro di multa per il presidente bianconero e tre gare a porte chiuse dell’Allianz Stadium (2 completamente a porte chiuse, una terza giocata senza la Curva Sud). Adetto tocca al Tribunale nazionale della Federcalcio decidere se accettare le richieste trasformandole in sanzioni o modificare o prosciogliere: ha 10 giorni di tempo. Intanto il legale Coppi annuncia. “Puntiamo all’assoluzione piena”. Con la condanna, Agnelli non potrebbe rappresentare in ambito federale la Juventus, ma non è in discussione la presidenza della società a meno che la squalifica dopo i 3 gradi di giudizio non andrebbe oltre i 12 mesi. In tal caso Agnelli rischierebbe di non poter ricoprire cariche federali per ben 10 anni.