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RETROSCENA – “Ero a casa di Reina, la Roma gli offriva più del Napoli, rispose: che me ne fotte…”

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23 Giugno 2017 07:41 Di redazione
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L’edizione odierna del Mattino racconta i particolari della vicenda dei tre fratelli legati ai clan che avevano rapporti coi calciatori azzurri: “I fratelli Esposito sono solo l’ ultimo articolo di un ricchissimo catalogo che nella storia del calcio napoletano ha riempito pagine, salotti, aule di tribunale. Gabriele e gli altri entrano, indisturbati, nelle famiglie dei calciatori.

Sanno bene che essere loro amici dà diritto a una serie di privilegi e l’ accesso a un gran numero di misteri. È il passaporto per un territorio magico e metafisico, un viaggio dentro una realtà parallela. Molti vorrebbero, qualcuno ci prova, pochissimi ci riescono. Gabriele non nasconde il suo entusiasmo di essere al fianco del suo beniamino. In prima linea.

Svela: «Ero a casa sua (di Reina, ndr), la Roma lo chiamò e gli propose più soldi del Napoli. Io dissi: Pepe sono tanti soldi, vai cazzo, mi disse: soldi??? Che ce ne fotte, io amo Napoli, non tradisco!!!», scrive per dimostrare di sapere le cose del Napoli. Chissà se adesso, col contratto in bilico, proprio queste faccenda possa compromettere il rinnovo e la permanenza a Napoli di Reina”.

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