RETROSCENA – Hamsik ha sempre rifiutato la clausola rescissoria nel contratto: i motivi

Come evidenzia l’edizione odierna de La Repubblica, da un paio di stagioni si è piegato all’ evidenza perfino Mino Raiola, che sul moto perpetuo dei suoi clienti- calciatori ha costruito un impero e non accettava l’ idea di aver sbagliato cavallo. Ma da dieci anni la risposta di Marek Hamsik ai “corteggiatori” è sempre la stessa: «Sto bene a Napoli, da qui non mi muovo».

Lui rimane, gli altri passano: Lavezzi, Cavani, poi anche Higuain, le meteore azzurre più luminose dell’ era post fallimento, sparite dai radar in una scia di polemiche e veleni. Poteva farlo pure il campione slovacco, garantendo oltretutto una plusvalenza stratosferica a De Laurentiis, che lo comprò nel 2007 dal Brescia per 5 milioni, il costo di un puledro che s’ è trasformato nel tempo in un purosangue.

Le offerte per il centrocampista con la cresta non sono mai mancate (Milan, Juve e mezza Premier League) e la sua cessione sarebbe stata un affare per tutti: club e giocatore, che però ha sempre rifiutato di inserire nei suoi contratti la clausola rescissoria, sfruttata invece come astuta via di fuga dagli ultimi idoli del San Paolo. Con il benestare del presidente. Hamsik ha fatto una scelta differente, dimostrando che gli addii di Lavezzi, Cavani e Higuain non erano poi così inevitabili: ma sono stati piuttosto pianificati a tavolino dai diretti interessati, per guadagnare di più e fare carriera.