RETROSCENA – Koulibaly, a differenza di Ghoulam, non ce l’ha fatta ad arrivare per l’ora della partita!
Ciccio Marolda, storica firma del giornalismo sportivo napoletano, analizza così il pareggio del Napoli contro il Palermo, nel suo editoriale sul Corriere dello Sport. Ecco un breve stralcio: “Comunque, il campionato è ancora lungo e non è certo tempo di progetti, cervellotiche tabelle o strategie. No, quello di cui il Napoli ha bisogno è più semplice e più complicato: riprendere la via dei gol e dei successi come si conviene a chi ha ambizioni e, questo sì, continuare a pensare in grande per il Capodanno azzurro che gli astri del calendario hanno fissato a inizio marzo, quando all’Olimpico il Napoli se la vedrà direttamente con la Roma.
Di qui sino ad allora, però, dovrà scansare trappole e trabocchetti in campionato e, volesse il cielo, pure nelle coppe. Come? Non fidandosi di nessuno, fosse pure chi ha l’acqua già alla gola, e poi smettendola di prendere gol da tutti e in ogni modo. Perché non servono applausi e record vari se poi quei gol in più si trasformano inevitabilmente in tanti punti di distacco dalle prime due. Il punto debole, infatti, resta sempre quello. E il problema sembra strutturale, visto che vadano in campo i titolari (ieri in avvio dieci “vecchi” e uno solo “nuovo”, ma giusto perché, a differenza di Ghoulam, Koulibaly non ce l’ha fatta ad arrivare per l’ora della gara), i semititolari o gli occasionali, il risultato è sempre quello: il Napoli prende troppi gol. E spesso decisivi. Ovvero rubapunti”.