RETROSCENA – Milik canticchia ‘a città ‘e Pullecenella, che siparietto al Rosatti

Arkadiusz Milik detto Arek è un uomo inseguito dal destino che, diciamo per un problema di coincidenze, ha fatto tardi all’appuntamento fatale. Una storiaccia: da dimenticare. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il suo ingresso nel giardino dell’Hotel Rosatti, la casa del Napoli a Dimaro, testimonia però perfettamente l’idea di questa strana rincorsa. Di un cerchio non ancora chiuso.

La scena è pressappoco così: arriva dopo il pranzo, si accomoda su una sedia con le spalle dritte e canticchia dondolando: «Comm’è bella, comm’è bella?». Complimenti per la scelta canora: «A città ‘e Pulecenella». Liberamente tratta dal film Scugnizzi di Nanni Loy: «Cos’è uno scugnizzo?». Uno come lei. Uno con una marcia in più: che non s’è mai arreso.