Rivoluzione Sarri, il passaggio al modulo di Benitez la chiave delle ultime due vittorie
La novità vera è l’evoluzione tattica. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, un qualcosa che è servito a Maurizio Sarri per rimettere in piedi le ultime due partite. Un cambiamento di mentalità, probabilmente, considerando la sua intransigenza e, dunque, di modulo: seppur soltanto a partita in corso, l’allenatore del Napoli ha abbandonato l’abituale 4-3-3 per puntare su un più intraprendente 4-2-3-1. Gli è andata bene, anche se le sue intuizioni sono state sostenute da una buona dose di fortuna. Basterebbe dare uno sguardo all’epilogo delle ultime due gare per rendersene conto.
La vittoria di sabato sera, al di là delle polemiche scaturite dall’arbitraggio di Di Bello, è stata acciuffata all’ultimo secondo del quinto minuto di recupero. Ma la rimonta è cominciata con l’ingresso di Manolo Gabbiadini, subentrato a un impalpabile Jorginho, e col conseguente cambiamento tattico. Il centrocampo è passato a due, con Zielinski e Hamsik, mentre alle spalle dell’attaccante s’è schierato il tridente formato da Callejon, Mertens e Insigne. Un’evoluzione che ha portato al gol del pareggio realizzato da Gabbiadini e a una maggiore pressione nella metà campo avversaria, fino al gol partita di Tonelli.