Il Roma svela: “Ho pagato di tasca mia”. Ecco a cosa si riferisce il patron: tutti i dettagli
L’edizione odierna del Roma, rivela i particolari della querelle tra il Calcio Napoli di De Laurentiis e il Comune di Napoli sullo stadio San Paolo: “Dall’ampia relazione di Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco Luigi de Magistris, era emerso che il club azzurro deve corrispondere due annualità per la disponibilità dell’impianto”.
Il Napoli però non sembra disposto ad accettare e: “Di contro, la società guidata da Aurelio De Laurentiis reclama il pagamento della spesa dei due milioni di euro anticipati per l’installazione dei tornelli. Oltre alla corresponsione di una sorta di ristoro per i mancati incassi relativi alla chiusura parziale, per diversi mesi a cavallo tra il 2014 e lo scorso anno, della Curva A per alcune infiltrazioni d’acqua. Il problema è la quantificazione delle spettanze del Comune. L’annualità meno recente dovrebbe essere liquidata sulla base della vecchia convenzione per un importo di poco superiore ai 650mila euro mentre il problema si pone per l’ultima rata da pagare”.
E’ una situazione alquanto complicata: “Il problema è se questa debba essere valutata sulla base di quanto scritto nel testo della convenzione-ponte, che prevede un aumento del 20 per cento del canone (con un costo che, quindi, verrebbe ad essere di 800mila euro ndr) o si debba ricorrere alla vecchia convenzione. O, infine, applicare la tariffa individuale, quella che sarebbe più onerosa per il club. Dovranno essereuffici comunali sciogliere il nodo. Anche perché potrebbe verificarsi l’eventualità, cifre alla mano, che debba essere il Comune di Napoli a corrispondere qualcosa a De Laurentiis“.