Sarri in conferenza: “Abbiamo venduto il più forte al mondo e comprato giovani, non siamo competitivi nell’immediato”

Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com: Che significato ha aver affrontto questa gara senza attaccanti?
“La società di statistica mi dice che abbiamo fatto 4 palle gol noi e 2 loro. Il rimpianto è più per il fatto che avendo queste assenze abbiamo dovuto forzare i minuti di certi giocatori. La Juventus concede 1,7 palle gol agli avversari a partita e a noi ne ha concesse 4. Non penso che abbiamo fatto male anche in fase offensiva. I ragazzi hanno giocato anche tre giorni fa e non è che ci fossero duemila altre possibilità. Mi dispiace per questo e per il risultato, che non corrisponde a quello che si è visto in campo”.

E’ preoccupato? Avete già perso due scontri diretto, di cui uno in casa…
“E’ preoccupante il fatto che tu lo consideri uno scontro diretto, perchè se noi andiamo a perdere il centravanti più forte del mondo, la società fa una scelta secondo me condivisibile e logica per comprare tutti giovani, è chiaro che diventa un mercato di prospettiva, che molto probabilmente nell’immediatezza non siamo competitivi ai massimi livelli. Se guardi l’età dei giocatori c’è un’ampia possibilità che il tempo faccia il suo corso, quindi tra un paio d’anni i nostri possono salire a dismisura e qualcuno di questi avversari possa iniziare a cedere per raggiunti limiti di età, quindi mi sembra che la società abbia fatto la scelta giusta. Se poi si vuol far passare una squadra che compra ventenni, perde l’attaccante più forte del mondo, e che già l’anno scorso era arrivata a 9-10 punti dalla Juventus come anti-Juventus, c’è un errore alla base. Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo.  Stiamo vedendo Zielinski e Diawara, raccogliamo i frutti, ma un 19enne non può subito diventare Marchisio in così poco tempo”.

Questa gara può dare delle certezze?
“Sì, ce l’abbiamo, ma anche dei limiti. Nonostante i giovani, abbiamo auvto personalità, l’anno scorso abbiamo concesso poco ma siamo stati timidi, oggi no. Ma non dobbiamo vivere ogni ko come una delusione, ma quello è il risultato di essere etichettati come anti-Juve, poi c’è anche sfortuna perchè il rinvio errato finisce sui piedi di Bonucci, ma non dobbiamo farci influenzare dalla negatività. L’importante è continuare a giocare a calcio senza titubanze”.

Il motivo della sostituzione di Insigne?
“Non era un motivo tattico. Era la quarta azione consecutiva che a fine azione si fermava, non rientrava e si metteva a fare streetching. Quello era il segnale chiaro che aveva finito la benzina”.

Lui non ha preso bene la sostituzione…
“Neanche io ho preso bene che lui faccia vedere che non è contento. Insigne ha fatto anche delle partite deludenti e io non mi sono messo davanti alla panchina a far vedere che ero deluso dalla sua prestazione, quindi quando esce deve stare zitto, molto zitto e se ha qualcosa da dire domani bussa e me lo chiede “.

Cosa bisogna dire ai ragazzi?
“Ai ragazzi bisogna dire che hanno fatto bene, che sono stati bravi, ci sono stati due errori che abbiamo pagato tutti e due”