“Sarri contro De Laurentiis, rapporto gelido”, una frase del mister svela la verità!
Da mesi i giornalisti e gli addetti ai lavori si interrogano sul rapporto tra De Laurentiis e Sarri. Per alcuni non ci sarebbe tra loro la giusta sintonia, il feeling necessario per il decollo totale del progetto soprattutto dopo la cessione di Higuain. Il mister toscano, che la scorsa stagione ha sfiorato lo scudetto alla prima panchina azzurra, a detta di molti si aspettava un mercato diverso per dare l’assalto al titolo anche quest’anno e con più decisione e convinzione. Sono arrivati tanti ottimi giovani di livello assoluto (Zielinski, Diawara, Rog, Milik, lo stesso Maksimovic che ancora non si è del tutto allineato agli aspetti tecnico-tattici), ora anche Pavoletti e Leandrinho. Ma il fuoriclasse sui livelli di Higuain, no. “Vero, ma con i soldi della cessione del Pipita il Napoli ha rifondato tutto”, fanno notare in tanti facendo girare ancora la polemica intorno al dubbio amletico: cosa conta, essere nei piani alti del calcio o provare a vincere?
In realtà, ieri, lo stesso Sarri ha fugato ogni dubbio ad ampio raggio. “Cosa chiedo alla società? Il presidente fa anche troppo. Non abbiamo multinazionali alle spalle ma una famiglia. Sarebbe già tanto – spiega il tecnico – continuare per 2-3 anni consecutivi con i ragazzi che abbiamo, parlo di Zielinski, Milik, Diawara, Rog, Hysaj”.
Come a dire, non sarà facile trattenere questi ragazzi che avranno pretendenti in grado di sborsare fior di quattrini, e quindi perchè illudersi di essere una corazzata quando la realtà dice che De Laurentiis più di questo non può fare? Sarri è soddisfatto del lavoro del presidente. Il punto è: ci sono margini di crescita ulteriore per garantire ai tifosi almeno la speranza di poter vincere qualcosa di importante da qui a qualche anno? “Noi siamo la cenerentola in Champions, ma non vuol dire che non vogliamo provarci, non siamo la più forte in Coppa Italia, ma vogliamo provarci, così come in campionato”. Sarri è sempre chiaro, altro che dietrologismi vari. Per ora la certezza è che il Napoli ha un allenatore che punta tutto sul lavoro e sull’organizzazione e che non dà nulla per scontato. Si accettano miracoli.
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