Sarri, parla il padre: “Non lo vedo da luglio. Ha un record che sarà difficilmente battuto…”

Nel corso di un’intervista ai microfoni di TMW Radio, Amerigo Sarri, padre del tecnico azzurro Maurizio, ha rivelato alcuni retroscena: “Il ciclismo è lo sport di famiglia, lui lo ha sempre avuto nel sangue e ha corso anche da Esordiente. Però, più che da ciclista, più che da giocatore, ha sempre avuto il pallino da allenatore. Spostava in ‘campo’ le figurine, però non avevano i nomi dei giocatori ma dei politici. Bucciarelli Ducci, Presidente della Camera, era un portiere! A Monte San Savino portò il club in C, doveva fare una scelta: o la panchina o la banca e scelse il cuore. Quando allenava allo Stia, la sua prima squadra, lavorava a Firenze: la sera prendeva la macchina per il Casentino, con tanto di salite”.

Tornava a casa tra le due e le tre, faceva le salite con la neve… E’ stato uno scalatore, anche di classifiche. Il suo record da Terza Categoria a Serie A resterà imbattuto. Scelte sue, ci mancherebbe. Da luglio l’ho visto mezza giornata, a casa lo vedo pochissimo. Lui è nato a Napoli perché lavoravo là, poi ha cominciato a parlare bergamasco quando mi trasferirono. Lui mi chiamava ‘papà’, io gli dicevo ‘no, si dice babbo’. Alla fine era ‘bapà”.