Sarri: “Contro il Real faccia tosta e follia! Ronaldo, Maradona e la novità. Forse gioco a 4 punte”
Giornata di vigilia di Real Madrid-Napoli, Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa dallo stadio Santiago Bernabeu: “Giochiamo contro i campioni del Mondo e d’Europa, sappiamo che non sarà facile. Servirà faccia tosta. Dovremo avere la follia di giocare il nostro calcio. Posso dire che venire a giocare al Bernabeu è veramente bello, è uno stadio clamorosamente bello per importanza. Dubbi di formazione? L’unico dubbio è relativo a giocare a tre punte o quattro punte. Metterò la formazione più offensiva possibile. Cosa vuol dire giocare nel Real Madrid? La mia è stata una crescita esponenziale ho iniziato dai piccoli campi per poi passare al Bernabeu. Tre anni fa mi sarei aspettato di giocare la Champions contro il Real? Ho iniziato a fare l’allenatore gratuitamente, per me è stato molto gratificante partire dal basso e formativo. In certe categorie vedi di tutto o di più o cresci o muori. Sono state esperienze importantissime. Il mio percorso dovrebbe essere fatto da tutti, poi ci sono le grandi eccezioni come Guardiola che ritengo il più grande allenatore del mondo, ma la sua esperienza è stato un danno perchè il suo grande impatto sul calcio al primo anno da allenatore ha bruciato forse tanti ottimi allenatori che sono stati subito catapultati in una prima squadra”.
“Fattore campo? Il fattore campo può influire, siamo una squadra che in trasferta può giocare bene perchè ha ottime ripartenze. In casa contro Besiktas e Dinamo abbiamo sbagliato. Sento tanti discorsi sulla difficoltà del Bernabeu, ma la verità è che in questo stadio ha sempre giocato una squadra fortissima e poi normale che poi questo impianto prende un alone mistico. L’effetto è della squadra e non dello stadio. Anche il Premio Oscar vi ha seguito? Era meglio avere il Pallone d’oro che il Premio Oscar (ride ndr). Per preparare questa gara ho avuto poco tempo, abbiamo cercato di fare il possibile sapendo che contro il talento non vi sono grandi antidoti. Il talento si può limitare, ma non annullare, se no gente come Maradona, Pelè e Ronaldo non sarebbe mai esistita. Il Real ha campioni che possono vincere le partite da soli. Brividi al Bernabeu? Non so se mi verranno i brividi domani, alla squadra dirò che stiamo iniziando a crescere di mentalità e che siamo una squadra che a livello di personalità dobbiamo iniziarla a dimostrare domani. Alla squadra ho detto che non accetterò una prestazione timorosa, non voglio che restiamo chiusi in area. Dobbiamo alzare la testa. Come marcheremo Sergio Ramos? Quest’anno ha fatto 8 goal di cui 7 marcato uomo. Dimmi tu come devo fare (ride ndr). Maradona? Ancora non lo abbiamo visto, spero che abbia il tempo di parlare un po’ con la squadra. Trovarsi davanti ad una leggenda che ti parla e ti carica è benzina per la squadra. Mi ritengo fortunato ad essere qui, c’è chi domani sera andrà fare il turno in fabbrica mentre io sono al Bernabeu”.