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Sarri: “Reina è il migliore al mondo coi piedi! Zielinski fuoriclasse, Milik libro tutto da scrivere. Razzismo contro i napoletani, ecco cosa ho detto a Banti e Insigne…”

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2 Giugno 2017 07:54 Di redazione
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Maurizio Sarri ha tenuto un forum nella redazione romana del Corriere dello Sport. Ecco i punti salienti della sua intervista: “Chi è Sarri: «Un uomo innamorato del calcio». In modo totalitario? «Direi di sì. Ma anche esigente: perché quando mi è capitato di vincere qualche partita nella quale non m’ero divertito, ed è successo, sono uscito dal campo insoddisfatto».

Quest’anno s’è divertito. «E, visti i segnali di crescita del Napoli, c’è da essere ottimisti sul futuro». Il sogno rientra nella sfera intimistica, ha detto. «Ma non li ho negati».

Chi vi sveglierà? «Quando ricomincia un campionato, si riparte da zero. E’ vero, vale ciò che abbiamo realizzato, i record ed anche la magìa d’un pubblico che ha sempre gradito, ma sappiamo anche che ad agosto le milanesi dovrebbero tornare».

Sono arrivati i cinesi: lei chi preferirebbe, un domani, una proprietà del genere o De Laurentis? «E chi volete che scelga se non Aurelio, con cui ci litigo, ci faccio pace, poi ci rilitigo e poi ci ridiamo su?».

Avete lasciato in giro sensazioni stordenti. «E’ forte pure in me il sospetto che questo Napoli sia cresciuto tantissimo. Ma se ripenso a certi dettagli, ad esempio che nell ultime due partite, un minuto dopo aver segnato il 3-0 siamo stati capaci di subire gol, allora trovo una debolezza su cui dovrò lavorare».

E’ stato l’anno di Mertens, lo chiamavano il falso nueve. «Ha stupito chiunque, anche me, forse pure se stesso. Sarebbe piaciuto a tutti quanti noi vederlo in cima alla classifica dei cannonieri, un premio che avrebbe meritato».

E’ stata anche la stagione di Insigne. «Sta diventando un calciatore di livello europeo, anzi mondiale: ha strumenti tecnici straordinari ed ha cominciato ad incidere in maniera secca pure nelle partite. Ma è stato bello il Napoli. Dietro a calciatori di caratura ormai alta, abbiamo una schiera di ventunenni con potenzialità enormi e margini di miglioramento indecifrabili: Zielinski ha le stimmate del fuoriclasse. Diawara può diventare altro, perché ha appena diciannove anni; Rog ha qualità assolute che ha cominciato a mostrare dopo essersi adattato al nostro calcio. E Milik è un libro ancora tutto da scrivere, credetemi».

Il romanzo del bomber. «Milik è stato capace di arrivare ed impossessarsi subito del ruolo di erede di Higuain. L’infortunio l’ha fermato rovinosamente, ci ha spinto a cambiare, ci ha fatto scoprire le qualità di Dries e poi, nel tempo, ci ha spinto ad accelerare il rientro di Arkadiusz. Milik deve stare bene e noi abbiamo fatto poco per farlo stare benissimo, perché abbiamo pensato potesse guarire in tempo-record».

Restando sui singoli, Reina è fondamentale per il suo Napoli? «Lo è anche nel modo di pensare: è un uomo fedele, che sposa l’allenatore, e questo sentimento Pepe lo porta con sé nello spogliatoio. Può avere anche fatto qualche errore, però i piedi che ha lui non li ha nessun altro portiere al mondo».

Siamo ormai in vista di Juventus-Real Madrid. «Mi viene il sospetto che la fortuna non esista, visto che ci sono toccate in dono entrambe. E riflettendo su sabato sera, ho il timore che una sfida del genere possa esplodere solo con un episodio».

Se pensa al Real Madrid…? «Immagino le soluzioni offensive per poter essere pericoloso ogni volta che hanno il pallone».

Se pensa alla Juventus? «Rivedo la consistenza della sua difesa, alla quale siamo comunque riusciti a fare gol in tutte e quattro le partite, quest’anno. Però contro di loro non si passa».

In Italia vince chi subisce meno. «Ma accadrà presto che il successo apparterrà a chi segnerà di più. La tendenza sta cambiando, va crescendo l’espressione offensiva e gli equilibri sono in evoluzione. Magari non siamo ancora pronti verso questo nuova tendenza statistica, ma succederà».

Piaga da stadio: i cori e gli insulti contro Napoli. «Io a Genova, domenica, e non voglio demonizzare i tifosi della Samp, perché la parte sana del tifo è la maggioranza e perché dalla società abbiamo ricevuto una accoglienza meravigliosa, ad un certo punto mi sono stufato. Ho detto a Banti, nello spogliatoio: che faccio, me ne devo andare? E Banti è stato bravo, deve far rispettare il regolamento, m’ha detto che se uscivo m’avrebbe dovuto mandar via. Ma questo è razzismo su cui i media soprassiedono, mentre per altre esempi fungono, giustamente, da cassa di risonanza. Per vincere partite come queste, bisogna battere l’ignoranza radicata e temo che le nostre generazioni non riusciranno ad assistere a spettacoli migliori».

Facciamo un gioco: De Laurentiis le mette a disposizione una cifra smisurata per acquistare un giocatore, lei si fa ricomprare Higuain o prende uno tra Messi e Cristiano Ronaldo? «Ma scusate io ho il miglior attacco, con quegli interpreti, e vado a cercare un altro attaccante?».

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