Sconcerti: “Il Napoli non è all’altezza! Sarri lo sa, ADL meno. Juve di un altro campionato”

Mario Sconcerti ha analizzato la partita di ieri sera, nel suo editoriale sul Corriere della Sera: “A me è sembrato uno zero a zero mancato, nessuna delle due squadre ha mai davvero avuto una superiorità reale che meritasse un vantaggio. Il successo porta però la Juve in un altro campionato ormai ridotto quasi solo alla Roma. Non è un problema di distacchi, ma di limiti.

Il Napoli è un’ottima squadra ma non all’altezza. Sarri lo ha sempre detto, De Laurentiis meno, da qualche giornata è abbastanza chiaro a tutti. La Juve ha problemi di bellezza, anche di vero piccolo pensiero calcistico, è gelida nella costruzione del gioco, ma tutto il resto della sua abbondanza le permette comunque di gestire le gare. Allegri ha perfino messo il dito sul problema di Dani Alves, grande giocatore poco inserito nella Juve. Con lui si acquista un uomo di classe a centrocampo ma si perde la fascia destra. Il baratto non è sempre conveniente. Manca la fantasia di Dybala, ma non è chiaro quanta voglia ne abbia in conclusione Allegri.

Questa Juve assorbe e normalizza la qualità di tanti, come preferisse giocare sempre solo sulla sostanza. Pjanic non lo aiuta, non riesce a pensare in questa squadra, non gli è chiaro cosa si voglia da lui. Questa non è colpa di
Allegri. Lontano dalla palla Pjanic sa poco giocare a calcio, non sa darsi collocazione. La Juve ha però di diverso l’attaccante migliore. Gli arrivano pochi passaggi, ma su quello giusto Higuain è puntuale. La differenza della partita è quasi soltanto in questa azione.

Il Napoli non può rispondere, non ha un reparto di attacco, ha delle proposte che raramente diventano conclusioni. Non ha la capacità di insistere in un gioco di attacco, non ha gli uomini. Per entrare in area della Juve deve spostare tutta la squadra. Una vibrazione troppo estesa, per avere risultati concreti. La Juve non gioca meglio, spesso ha anzi eleganza in meno, ma ha giocatori che sentono il gol. Allegri sa di avere quasi solo il problema di aspettare. Sarri sa invece di dover sempre costruire molto per avere il minimo. La partita alla fine frena anche la rincorsa della Roma e dà respiro alla vecchia supremazia totale della Juve. Ma non è come sempre, c’è un’imperfezione rinviata che però esiste”.