Serie A sotto shock, bruciate due auto del Presidente del Pescara: “Basta, me ne vado”
Ore 3.30, il fumo sale dentro casa: incendiate due automobili (una Smart e un Suv) di proprietà del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, parcheggiate nel cortile della sua abitazione di viale della Riviera nel capoluogo abruzzese. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: azione dolosa. Immediata la dichiarazione del patron del club: “Adesso basta – si legge sul quotidiano Il Centro – sono indignato, a fine anno lascio la società”.
L’allarme è stato lanciato dalla società Attiva che stavano ritirando i rifiuti. Anche un vicino di casa del presidente Sebastiani avrebbe telefonato al 113, poi è stato lo stesso – svegliatosi di colpo – ad allertare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno spento l’incendio dopo quasi un’ora mettendo in sicurezza il resto del giardino. All’alba sono scattate le indagini condotte dagli agenti della Digos e della Squadra volante di Pescara. Nessun incidente o corto circuito, ad appiccare le fiamme è stata una mano che intenzionalmente voleva colpire il presidente del Pescara.
“Mio padre è una persona, ha una famiglia e soprattutto non è un delinquente – scrive Michela Sebastiani su Facebook -. Siete un branco di esaltati e imbecilli che non sapendo cosa c…* fare nella vita ha come unico scopo quello di rovinare la vita degli altri. Ora tutti dispiaciuti quando fino a un giorno fa, perché non si vinceva una partita siete stati in grado di augurargli la morte. La verità è che questa città (Pescara, ndr) non merita nulla, questa gente non merita nulla! Siete una massa di avanzi di galera”.