Spalletti: “Napoli e Juve per noi hanno gli stessi colori! Nainggolan? Qualcuno vuole farci del male”
Vigilia di campionato per la Roma, che prima della trasferta di Europa League contro il Villarreal in programma giovedì prossimo sfiderà il Crotone, penultimo in classifica e reduce dal ko interno contro la Juventus.
Come di consueto, spazio alle parole di Luciano Spalletti, che dalla sala stampa di Trigoria analizza le tematiche riguardanti la partita contro i rossoblu.
Apertura dedicata ai giocatori infortunati e acciaccati: “Florenzi prosegue nel suo lavoro di recupero, mentre Totti non partirà con noi. Ha avuto un problema influenzale”.
Si potrà rivedere la difesa a quattro?
“Sì, perché no. Poi dipenderà da tanti aspetti, ma cambiare porta anche dei vantaggi”.
La partita contro il Crotone sarà più difficile rispetto a ciò che dice la classifica?
“Sì, sono d’accordo. La Juventus ha vinto, ma ha incontrato delle difficoltà. E lo stesso vale per il Milan. Nicola sta mandando i messaggi giusti alla squadra, che sta tenendo viva nonostante la classifica. Domani dovremo dimostrare la nostra forza per vincere la partita. Se non dovessimo vincere sarebbe particolarmente negativo, Napoli e Juventus hanno vinto contro di loro. I nostri avversari hanno le maglia bianconere e azzurre. Dobbiamo tenere il loro passo”.
Febbraio sarà un mese decisivo?
“Sì, sarà un mese molto importante. Lo abbiamo già detto tante volte, ma arriviamo ai prossimi appuntamenti nel modo giusto”.
Che effetto le hanno fatto le parole di Nainggolan?
“Conosco le varie situazioni. Quello che lui dimostra sul campo è chiarissimo, inoltre voi lo conoscete benissimo dal punto di vista umano. Parliamo di un ragazzo leale e corretto, questo conta per me. Non queste parole pronunciate a mo’ di bar. Tante volte, anche a me, è successo di parlare fuori dai cancelli di Trigoria, con persone che poi volotariamente ti portano a dire certe cose. Magari fingendosi tifosi della Roma. Le persone alle quali Radja ha parlato si sono rivelate degli sciacalli. Queste sono le persone che vogliono vedere la Roma perdere. Quindi per noi è una situazione normalissima, qualcuno vuole farci del male. Noi pensiamo alla gara di domani”.
Qual è il suo obiettivo minimo di questa stagione?
“Voglio mandare un messaggio forte, rivolto all’arrivare a quella mentalità vincente che cerchiamo. Possibilmente vorremmo vincere, questo è ovvio. Sono io che devo meritarmi la Roma, per fare questo bisogna vincere qualcosa. Per quanto riguarda gli obiettivi, lo ripeto: voglio che gli avversari abbiano il timore sportivo della Roma, sapendo che arriva la Lupa. Questo è quello che ci interessa particolarmente”.
Nainggolan forse non conduce una vita da professionista esemplare: come spiega, però, le sue grandi prestazioni?
“E che vita conduce Radja? Fa una vita normalissima. Quando i giocatori sono liberi possono fare quello che vogliono, ovviamente senza trasgredire alcuna regola. Lui, ripeto, fa una vita corretta e normalissima. Conta poi l’equilibrio”.
Le polemiche dopo Juventus-Inter portano un po’ di ‘pepe’ a questo campionato?
“Non saprei. Ormai ci siamo abituati. Noi siamo concentrati sulla nostra classifica e sul nostro campionato, il resto non mi interessa. Concentriamoci sulle cose realmente importanti”.
Derby romano nuovamente in notturna: che effetto le fa?
“Un segnale di fiducia. La gente deve comportarsi bene negli stadi, in modo tale che il numero degli spettatori possa crescere. A volte c’è timore, i giocatori non portano la famiglia allo stadio. Il clima deve cambiare. Indirettamente i protagonisti in campo vengono coinvolti con quello che accade all’esterno. Servono stadi nuovi, l’estero è un esempio”.
Come sta Nura?
“Sta proseguendo nel suo programma di recupero”.
‘Stile Roma’: quanto manca per concludere questo processo?
“Io mi sento bene qui a Trigoria. Arrivo presto e vado via tardi. Non comando io, ma voglio controllare il più possibile. Quello che stiamo facendo è positivo. Il presidente punta sempre a migliorare, ci sono centinaia di persone che fanno il massimo per farci lavorare al meglio. Il ‘dietro alle quinte’ giallorosso è di qualità. I giocatori sono cresciuti. Noi siamo abituati a parlare di Totti, ma il motivo è semplice: nessuno è come lui. Noi dobbiamo essere bravi a trovare altri come lui. Nainggolan, Rudiger, Dzeko, Strootman, Fazio e altri… Tutti stanno crescendo. Il lavoro che stiamo portando avanti è positivo”.
Fonte -TMW