CdM – Staff nuovo e nuovi carichi. Ecco tutte le ragioni degli infortuni frequenti!
Se l’energia vale più del talento allora sarà pur corretto documentarsi e indagare sulla vicenda degli infortuni dei giocatori azzurri. Che non giustificano completamente il calo delle performance del Napoli di oggi – mai così male negli ultimi 5 anni dopo 12 giornate e con 5 punti in meno rispetto allo scorso campionato – ma comunque hanno penalizzato il rendimento di una squadra che oggi sosta con 21 punti alle porte dell’ Europa league, altro che Champions, altro che scudetto.
Gli infortuni di Albiol e Milik – entrambi non giocano insieme nell’11 titolare da più di un mese e mezzo – Giaccherini e i suoi fastidi muscolari, il menisco di Chiriches, Tonelli che lo si è visto in campo a Dimaro solo negli ultimi giorni di ritiro e mai in una gara ufficiale hanno matrici lontane da Castel Volturno. La gestione degli infortuni e di conseguenza la loro cura va seguita e sostenuta in modo attento senza eccessivi carichi e forzature. L’equilibrio psico-fisico è alla base di una buona ripresa di un atleta. Nocentini, Ianni, Ranzato, e Losi, i 4 nuovi collaboratori scelti da Sarri, hanno apportato novità ed entusiasmo modificando in parte il tipo di lavoro della scorsa e produttiva stagione ma sarà pur vero che la maggior parte degli infortuni registrati ai giocatori del Napoli derivano da situazioni gestite dagli staff sanitari delle rispettive Nazionali con cui i ragazzi sono impegnati.
A Castel Volturno la palestra è cambiata, le attrezzature anche come di conseguenza il lavoro e la preparazione e questo avrà prodotto una piccola alterazione degli standard rispetto alla scorsa stagione quando il Napoli figurava come la squadra più in salute. Ad oggi comunque gli azzurri hanno un solo giocatore indisponibile come Milik infortunatosi (rottura del crociato) l’8 ottobre scorso con la nazionale polacca e che rientrerà presumibilmente a fine gennaio poi tutti sono a posto.
Albiol ha recuperato dall’elongazione al bicipite femorale ed è pronto per la sfida di Udine di sabato, Hamsik dopo l’impegno con la Slovacchia ha un po’ di febbre. Stanno rientrando anche gli altri come Mertens, Zielinski, Rog, Callejon e Reina e bisognerà valutare le loro condizioni. Gabbiadini e Gholulam sono affaticati ma assolutamente pronti per scendere in campo. C’entra poco sulla vicenda infortuni la questione della mancata conferma di Corrado Saccone che resta un valido preparatore atletico.
Probabilmente potrebbe anche essere rivisto il discorso sulla preparazione delle sfide durante le vigilia o nei 2-3 giorni antecedenti al match considerando che il Napoli gioca anche piuttosto spesso visti gli impegni in campionato e quelli in Champions. Gli eccessivi carichi nelle ore che precedono una gara vanno probabilmente ridimensionati come dicono i grandi medici sportivi in modo che il giocatore ritrovi anche quella dimensione un po’ goliardica ma originale dello sport che nasce come attività ricreativa e ludica.
di Carmelo Prestisimone – Il Corriere del Mezzogiono