[TN] – Reina, il leader a caccia di gloria prima dell’addio

Viaggia verso i trentasei anni. Eppure è lì, in testa al gruppo, a tirare la volata scudetto, a fendere l’aria per aiutare i compagni a raggiungere il grande traguardo, senza pensare al domani che probabilmente perderà le sue tinte azzurre. Storia di Pepe Reina, il capitano non giocatore, l’uomo più discusso dell’estate, divenuto simbolo delle aspirazioni che uniscono un intero popolo, aggrappato al suo leader carismatico.

NON SOLO L’ESPERIENZA, la leadership conclamata. Dietro il “carattere” si nasconde, quasi in silenzio, il miglior portiere del campionato nel rapporto partite giocate-reti subite. Lo spagnolo ha saltato una sola sfida di campionato (a Verona col Chievo) e nei venticinque match sin qui disputati nella sola serie A ha subito appena quindici gol. Un dato che fa del Napoli (insieme alla Juventus) la miglior difesa del campionato. D’altronde le aspirazioni di successo hanno assunto effettiva concretezza proprio grazie al rendimento della difesa, sensibilmente migliorato rispetto alla passata stagione. Sono cresciuti tutti, da Koulibaly fino allo stesso Reina, spesso distratto o poco concentrato nel recente passato, tanto da guadagnarsi più di una critica. Attacchi che forse lo hanno pungolato nell’orgoglio; il numero uno iberico, quest’anno, ha sbagliato pochissimo e l’intero reparto ne ha tratto enormi benefici. Sempre sul pezzo, costantemente prodigo di consigli per i colleghi meno esperti e deciso, più di tutti, a coronare il grande sogno.

IL FUTURO per ora può attendere. Il contratto è in scadenza nel prossimo giugno e alle scaramucce estive con il presidente De Laurentiis non hanno fatto seguito nuove trattative per il rinnovo del contratto. Salvo clamorosi colpi di scena, la storia tra Reina e il Napoli si concluderà tra pochi mesi, poi l’ex portiere del Liverpool sarà libero di accasarsi altrove, magari al Milan. Le voci che lo vogliono già promesso sposo dei rossoneri non hanno fatto breccia nella mente del professionista esemplare, orientato solo ed esclusivamente al raggiungimento del grande obiettivo. Si è ormai convinto di dover lasciare Napoli ma vuole farlo lasciando il segno, a differenza di qualche suo predecessore. Sente quasi l’obbligo morale di ripagare il grande affetto che la gente gli ha regalato durante la sua esperienza partenopea e per questa ragione intende salutare la sua seconda città col regalo più bello, atteso ormai da quasi trent’anni.

fonte: tuttonapoli.it (Reina, il leader a caccia di gloria prima dell’addio)