Da Torino: “A Napoli tante risatine sul ‘gordo’ Higuain, non vi è bastato il gol allo Stadium? I conti alla fine”
Sono passati ormai 4 mesi circa dall’addio di Higuain al Napoli, eppure sia nella città partenopea che a Torino si continua a parlare dell’argentino. Naturalmente con toni diametralmente opposti. Dopo la reazione scomposta del Pipita alle finte di Neymar che con il suo Brasile ha surclassato l’Argentina, si sprecano le reazioni sui due fronti. In riva al Golfo abbondano le risatine, mentre sotto la Mole in tanti, come Massimo Pavan di Tuttojuve, indossano la toga da avvocati difensori. Ecco quanto scrive il collega:
Continuate pure a prenderlo in giro, continuate pure a postare e pubblicare foto con la pancetta, prendetelo in giro, insultatelo e dite che è sovrappeso, poi i conti li faremo alla fine. Gonzalo Higuain continua a vivere questo momento complicato dopo la prestazione non certo eccelsa contro il Brasile, sua come quella di Leo Messi, uno che forse dovrebbe trascinare e fare gioco ancora di più del Pipita ma mai sul banco degli imputati. Invece, le accuse sono tutte per il Pipita, così come le risatine che arrivano da Napoli, dove non è bastato il gol della vittoria dello Stadium per rimpiangerlo, vale la pena pubblicare pagine dicendo che in Argentina non lo vogliono più. Va bene, ci verrebbe da dire, non convocatelo, portate Icardi e lasciate Higuain a Torino, magari a riposarsi, perchè ne avrebbe bisogno dopo il duro tour de force di queste settimane dove ha fatto il doppio turno ed in previsione delle dure gare che lo attendono nelle prossime settimane dove sarà da solo con Mandzukic e con Cuadrado che attaccante non è ed il giovane Kean, aspettando il compagno di nazionale Dybala e Pjaca.
Insomma, chiarmarlo “gordo”, “grasso” o fuori peso è molto rischioso, vedremo alla fine e valuteremo alla fine il rendimento dell’attaccante argentino al momento, nulla da dire, a Torino sono soddisfatti, gol in campionato ed in Champions, 1 gol ogni 110 minuti in campionato e ogni 167 in Champions, che dire, non c’è da lamentarsi.