Tutto su Dries Mertens, lo scugnizzo belga che ha stregato una città
Dries Mertens, capocannoniere azzurro, è ormai in simbiosi con la città. Il belga respira ogni giorno gli umori di un popolo che ama visceralmente la squadra del cuore. Gli piace camminare, scoprire strade e monumenti, andare di notte in scooter con la moglie Kat e fare una capatina ai baretti di Chiaia. Così come non disdegna di regalare un sorriso ai bimbi in difficoltà in ospedale. Lo fa senza nascondersi, sembra quasi aver capito che il tifoso napoletano ha bisogno sempre di affetto, di condividere gioie e anche dolori. Il contatto con la gente per il folletto belga è essenziale. Non si sottrae all’abbraccio dei tifosi che lo hanno ormai adottato. Sorridente fuori dal campo, ma anche all’interno degli spogliatoi dove è l’animatore principale degli scherzi ai compagni. E’ talmente tanto partenopeo che i suoi compagni, da qualche tempo oramai, lo chiamano Ciro. Si diverte e fa divertire soprattutto in campo . Quel concentrato di esplosività (è alto 169 cm) è stato capace di segnare la bellezza di 12 reti in campionato (l’ultima col Pescara) e 4 in Champions. Il suo ultimo gol è anche il 50esimo in maglia azzurra, non male per un giocatore che non è proprio una prima punta. Un’intuizione di Sarri spostarlo al centro dell’attacco dopo l’infortunio di Milik. Il belga ha segnato meno del suo amico ed ex bomber azzurro Higuain (arrivato a quota tredici) ma con una media minuti-gol addirittura migliore: uno ogni 99’, mentre il Pipita segna una volta ogni 99’). Ha stregato Maradona («è il mio giocatore azzurro preferito»), ma anche Napoli e i suoi tifosi che si godono il nuovo Pipita e sognano con Dries, il belga-napoletano.
Fonte – Il Corriere del Mezzogiorno