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Tuttosport sul divieto: “Questo non è più calcio, la tessera del tifoso ha fallito!”

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22 Ottobre 2016 08:56 Di redazione
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Questo non è più calcio. Apre così l’articolo a firma di Raffaele Auriemma sul divieto di vendita dei biglietti ai tifosi del Napoli per la partita contro la Juventus, negare le trasferte ai tifosi ha il senso di uno spettacolo vissuto a metà, una prescrizione destinata a condizionare, mortificare l’essenza stessa del pallone. Anche quest’anno Juventus-Napoli di sabato prossimo sarà giocata senza tifosi azzurri allo Juventus Stadium, in virtù del provvedimento firmato ieri dal prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha di fatto recepito le indicazioni del Casms e ha bloccato la vendita dei tagliandi del settore ospiti nell’impianto torinese.

Sospeso anche il “programma di fidelizzazione per la Società Napoli Calcio“, vale a dire che il provvedimento prefettizio non esclude i possessori della tessera del tifoso. Una fastidiosa schedatura alla quale si sono sottoposti decine di migliaia di fan in tutta Italia, e per la quale hanno anche pagato un costo, pur di avere la libertà di seguire la propria squadra dovunque in Italia.

Non è la prima volta che un prefetto interrompe la vendita dei ticket per i tifosi ospiti, senza tenere di alcun conto il diritto dei titolari della Tessera del Tifoso: ha ancora un senso questo documento nato proprio per selezionare i tifosi ed impedire ai facinorosi di esportare violenza e danni?

La risposta è “no” e chissà se qualcuno al Governo ammetterà mai un giorno il totale fallimento nella politica di controllo e repressione dei delinquenti da stadio. A subire le conseguenze di prescrizioni così ristrettive del diritto di libera circolazione nel territorio italiano sono quelli che spendono migliaia di chilometri e di euro per vivere insieme alla propria famiglia il calcio dal vivo. Almeno vorrebbero.

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