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Wall Street Journal: “Maradona è un truffatore, perché Napoli lo venera?”

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24 Agosto 2017 16:00 Di redazione
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Il Wall Street Journal pubblica un articolo – a firma di Ian Lovett – che tocca una icona “sacra” di Napoli: Diego Armando Maradona. «È un truffatore reo confesso, perché la città pensa sia un santo?», è il titolo-domanda della testata statunitense che dà il via a un servizio che, tra ironia critica e folclore spicciolo, prova a raccontare come e perché «la terza città più grande d’Italia è affollata di santuari dedicati a una ex-stella argentina del calcio con un passato di imbrogli spettacolari, idee politiche discutibili e squalifiche per doping».

Il giornalista parte da una rapidissima sintesi delle devozioni locali «per Santa Patrizia – scrive – che rivolse la vita ai bisognosi e per San Gennaro, attraverso una cerimonia in cui il suo sangue conservato pare si liquefi miracolosamente». Per passare all’adorazione verso il Pibe de Oro. «Soprattutto – precisa – i napoletani idolatrano Maradona che non è italiano e il cui passato è, a dir poco, a luci e ombre. La sua impresa sovrannaturale include l’aver condotto il club di calcio Ssc Napoli al primo scudetto italiano mai vinto, nel 1987, e a un secondo nel 1990. Da allora la squadra non ha conseguito più il titolo».

Fonte: Adele Brunetti – Il Mattino.

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